slimming 2728331 1280Secondo un’analisi globale pubblicata su The Lancet, il numero totale di bambini, adolescenti e adulti in tutto il mondo che convivono con l’obesità ha superato il miliardo nel 2022. Queste tendenze, insieme alla diminuzione della prevalenza di persone sottopeso a partire dal 1990, rendono l’obesità la forma più comune di malnutrizione nella maggior parte dei Paesi.

Il nuovo studio è stato condotto dalla NCD Risk Factor Collaboration (NCD-RisC), in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). I ricercatori hanno analizzato le misurazioni di peso e altezza di oltre 220 milioni di persone di età pari o superiore a cinque anni (63 milioni di persone di età compresa tra 5 e 19 anni e 158 milioni di età pari o superiore a 20 anni), in rappresentanza di più di 190 Paesi: i dati provengono da 3663 indagini epidemiologiche su campioni rappresentativi della popolazione.

Sono più di 1.500 i ricercatori hanno contribuito allo studio. Per il Cnr, hanno collaborato: Giovanni Viegi dell’Istituto di Fisiologia Clinica Cnr-Ifc di Pisa, Graziella D'Arrigo (Cnr-Ifc, Reggio Calabria) con i colleghi degli altri Istituti Cnr: Stefania Maggi (Cnr-In, Padova), Marianna Noale (Cnr-In, Padova), Alfonso Siani (Cnr-Isa), Paola Russo (Cnr-Isa).

L’analisi dei dati globali stima che, tra i bambini e gli adolescenti del mondo, il tasso di obesità nel 2022 è stato quattro volte superiore a quello del 1990. Tra gli adulti, il tasso di obesità è più che raddoppiato nelle donne e quasi triplicato negli uomini. In totale, nel 2022, 159 milioni di bambini e adolescenti e 879 milioni di adulti convivevano con l’obesità. Nello stesso intervallo di tempo, la percentuale di bambini e adolescenti nel mondo affetti da sottopeso è diminuita di circa un quinto tra le ragazze e di oltre un terzo tra i ragazzi. La percentuale di adulti nel mondo affetti da sottopeso si è più che dimezzata nello stesso periodo. I paesi con i più alti tassi combinati di sottopeso e obesità nel 2022 erano le nazioni insulari del Pacifico e dei Caraibi e i paesi del Medio Oriente e del Nord Africa.

Nel complesso, queste tendenze hanno portato a una transizione in cui nella maggior parte dei Paesi, un numero maggiore di persone è affetto da obesità rispetto a quello da sottopeso.

Quindi, per quanto riguarda l’obesità, condizione più frequente del sottopeso nei Paesi a medio-alto reddito, dal 1990 al 2022, i tassi di obesità globale sono più che quadruplicati nelle ragazze (dall’1,7% al 6,9%) e nei ragazzi (dal 2,1% al 9,3%), con aumenti osservati in quasi tutti i paesi. Negli adulti, i tassi di obesità sono più che raddoppiati tra le donne (dall’8,8% al 18,5%) e quasi triplicati negli uomini (dal 4,8% al 14,0%) tra il 1990 e il 2022.

L’autore senior, il professor Majid Ezzati, dell’Imperial College di Londra, sostiene che per affrontare con successo entrambe le forme di malnutrizione (obesità e sottopeso) è fondamentale migliorare in modo significativo la disponibilità e l’accessibilità economica di alimenti sani e nutrienti.

Questo nuovo studio evidenzia l'importanza di prevenire e gestire l'obesità dalla prima infanzia all'età adulta, attraverso la dieta, l'attività fisica e cure adeguate, secondo necessità. Secondo il direttore generale dell'OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, tornare sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi globali di riduzione dell’obesità richiede infatti il lavoro dei governi e delle comunità, supportati da politiche basate sull’evidenza dell’OMS e delle agenzie nazionali di sanità pubblica.

Per quanto riguarda la situazione italiana, Giovanni Viegi - Associato di ricerca senior Cnr-Ifc mette in evidenza il quadro generale con: “prevalenze di sottopeso pari al 4% (81° posizione) per le donne, 1% (173° posizione) per gli uomini;  2% (156° posizione) per le bambine-adolescenti, 3% (150° posizione) per i bambini-adolescenti; e prevalenze di obesità pari al 18% (144° posizione) per le donne, 18% (119° posizione) per gli uomini;  8% (103° posizione) per le bambine-adolescenti, 12% (96° posizione) per i bambini-adolescenti”.

Infine, il contributo specifico di IFC-Pisa al database analizzato - puntualizza Viegi – è basato sulle due più grandi indagini epidemiologiche analitiche longitudinali condotte dal 1980 al 2011 in Italia sui campioni di popolazione generale del Delta del Po e di Pisa-Cascina, tramite questionari standardizzati, prove di funzione respiratoria, test allergologici e mutagenetici. Anche questa pubblicazione internazionale conferma la grande importanza, ai fini dell’avanzamento delle conoscenze in medicina e in sanità pubblica, di tali indagini che hanno accompagnato quasi metà del secolo di vita del CNR.

Leggi la Nota stampa Cnr del 04.03.2024: https://www.cnr.it/it/nota-stampa/n-12566/piu-di-un-miliardo-di-persone-nel-mondo-convivono-con-l-obesita